Perugia, 25 set. 2024 – Domani, giovedì 26 settembre, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, insieme ai membri del Comitato referendario per l’abrogazione della legge sulla Autonomia differenziata, consegnerà in Corte di Cassazione le firme raccolte per il quesito referendario contro la legge Calderoli.

Un referendum promosso da Cgil e Uil e da un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile che anche in Umbria ha raccolto tantissime adesioni. Circa 10mila le firme umbre, che andranno a sommarsi a quelle del resto del Paese, superando il milione, nonostante una campagna di raccolta durata appena due mesi.

Oggi a Perugia, presso la sala del Consiglio provinciale, si è discusso della “fase 2” della campagna referendaria, quella che servirà a portare al voto 25 milioni di elettrici ed elettori per dire “SÌ” all’abrogazione della legge 26 giugno 2024, n.86, la cosiddetta “legge Calderoli”.

“Ora inizia la parte più impegnativa della nostra sfida elettorale – ha spiegato Giordana Pallone, segretaria della Fp Cgil nazionale intervenuta nel dibattito a Perugia – Dobbiamo portare la maggioranza degli elettori alle urne, per cancellare una legge che introduce un modello di regionalismo competitivo, contrario a quello previsto dalla nostra Costituzione, che è cooperativo e solidale. Un modello che disarticola le politiche pubbliche e renderà incapace di operare le amministrazioni, con una progressiva burocratizzazione dei servizi”.

Numerosi i contributi portati al dibattito, coordinato prima da Augusto Paolucci, segretario della Camera del Lavoro di Perugia, e poi dal giornalista Alessandro Antonini del Corriere dell’Umbria: sono intervenuti Carlo Calvieri, professore di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Perugia, Lucio Caporizzi, già direttore della Regione Umbria e componente del comitato scientifico dell’associazione Nuove Ri-Generazioni Umbria, Amedeo Zupi, della segreteria provinciale Anpi Perugia, Donatella Renga, segretaria generale Fp Cgil Perugia, e Nestore Chiaramelletti, insegnante della Flc Cgil Umbria. Anche la presidente della Provincia Stefania Proietti, portando un saluto, ha ribadito il pieno sostegno alla campagna contro l’autonomia differenziata, che “sarebbe – ha detto – un durissimo colpo per il nostro territorio”.

Le conclusioni sono spettate a Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia: ““Bisogna avere la consapevolezza di qual è la posta in gioco – ha detto Pampanelli – perché se cambiamo la forma di stato e di governo, cambiamo la nostra nostra Costituzione. Quella Costituzione che non è stata scritta da chi oggi governa il Paese.

E per questo vogliamo rimettere nelle mani dei cittadini il diritto di poter decidere e di cambiare leggi balorde, come l’autonomia differenziata, ma anche il Jobs act e le altre leggi sbagliate fatte da governi anche di orientamento diverso. Le persone possono difendere la loro libertà attraverso il voto e la partecipazione – ha concluso Pampanelli – e noi lavoreremo da oggi per portare 25 milioni di italiani al voto”.

 

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