Sono i pazienti che, in occasione di un intervento chirurgico o di una qualsivoglia procedura chirurgica invasiva, hanno un elevato rischio emorragico

Todi, 12 ottobre 2024 – Circa 100 medici specialisti e medici di famiglia hanno partecipato lunedì scorso scorso al congresso regionale “La gestione perioperatoria del paziente in terapia antitrombotica alle soglie del 2025”, che si è tenuto presso l’ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla di Todi, organizzato dal direttore di dipartimento Medico ed Oncologico dell’Usl Umbria 1 e della Medicina di Pantalla Ugo Paliani, in sinergia con l’Istituto di Medicina Interna e Vascolare dell’Azienda ospedaliera di Perugia, diretto da Cecilia Becattini. L’evento è stato introdotto dal direttore del Presidio di Pantalla, Giuseppe Vallesi.

Sono stati coinvolti come relatori e moderatori gli specialisti umbri con la maggior expertise su tale problematica, molto comune ed in continuo incremento stante il progressivo invecchiamento della popolazione. Si è trattato, in particolar modo, di un aggiornamento a valenza multidisciplinare relativo alla complessa gestione – prima, durante e dopo un intervento chirurgico maggiore o minore – di pazienti che assumono terapia antitrombotica in quanto affetti da una malattia cardiovascolare o tromboembolica.

Tali pazienti, in occasione di un intervento chirurgico o di una qualsivoglia procedura chirurgica invasiva, hanno un elevato rischio emorragico legato sia alla procedura in sé e per sé, che a causa dei farmaci anticoagulanti o antiaggreganti che assumono.

È stato mostrato e condiviso con la platea, grazie ai dati di letteratura internazionale, come una complicanza emorragica perioperatoria, oltre ad esser causa di aumentata morbilità e mortalità possa inficiare in parte l’efficacia dell’intervento chirurgico o della procedura e come sia una delle maggiori cause di allungamento delle degenze ospedaliere nonchè di ricoveri per pazienti anche ambulatoriali ed infine di maggior costi per la Struttura Sanitaria.

L’evento scientifico, è stato l’occasione anche per arginare problemi medico-legali relativi all’argomento spinoso trattato, grazie alla condivisione con le diverse figure professionali (chirurghi, internisti, geriatri, gastroenterologi, cardiologi, anestesisti) e dei più recenti dati di letteratura internazionali, segnalando esperienze e criticità con i nuovi e vechianticoagulanti orali nonchè con gli antiaggreganti, in un contesto perioperatorio. Sono stati mostrati, infine, diversi schemi decisionali idonei alla valutazione del rischio trombotico ed emorragico di ogni singolo paziente, del rischio trombotico ed emorragico delle procedure fino alla dimostrazione pratica della sospensione e riassunzione della terapia antiaggregante ed anticoagulante pre e post intervento chirurgico. Il congresso ha riscosso un grosso interesse e coinvolgimento da parte della folta platea di partecipanti medici proveniente da tutta l’Umbria.

 

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