Perugia, 27 ott. 2024 – Dal  Coordinamento di Sciogliamo il Nodo di Perugia, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:  A seguito delle dichiarazioni inesatte della candidata alla presidenza delle Regione Umbria Stefania  Proietti sul tema Nodo Nodino ribadisce con dati certi e documentabili quanto segue :

Il “Nodino” non produce  alcun miglioramento delle condizioni di deflusso sul tratto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle detto “della Gallerie”, la stessa ANAS afferma testualmente (pag. 20 della conclusione della relazione sui flussi di traffico): “…Con il solo scenario Nodino, non ci sono modificazioni di sorta sul raccordo autostradale Bettolle-Perugia, sia per leggeri che pesanti”.  I nuovi dati ANAS pubblicati nel progetto definitivo confermano quanto detto.

Se parliamo invece di   Nodo, ovvero la bretella Collestrada-Corciano, sempre secondo le simulazioni ANAS sui dati di traffico con riduzione del traffico di appena l’11 % sul viadotto Volumni.

Poniamo anche l’accento sugli anni per realizzare quest’opera inutile per risolvere il traffico di Ponte San Giovanni , almeno 10 , anni in cui i camion che usciranno dai cantieri posti a Collestrada e Ferriera, attraverseranno le arterie laterali alla superstrada tra Collestrada e Ponte San Giovanni per poi immettersi di nuovo  sul viadotto dei Volumni verso la cava individuata dal progetto definitivo.

Occorre considerare che il costo del primo tratto è stimato sui 505 milioni di euro e il secondo   tratto per i 15 KM necessari supererebbe i 1 miliardo di euro difficilmente reperibili.

Appare necessario a questo punto un cambiamento di rotta, in considerazione anche dell’impatto ambientale dell’opera, dove ad esempio a differenza di quanto garantito da ANAS e Regione circa le non emergenze superficiali del Nodino nel tratto vincolato a Zona Speciale di Conversazione troviamo nel progetto definitivo la cancellazione della strada che conduce al Borgo medievale di Collestrada e il taglio di 4000 alberi trentennali nella stessa collina, grave danno a tutte le attività commerciali ed agrituristiche e culture di pregio che incidono sulla piana del Tevere nel tratto tra Ferriera e Madonna del piano

Bisogna quindi imboccare con decisione la  via della mobilità sostenibile e operare comunque da subito con la massima urgenza su tutte le direzioni atte a limitare il traffico su gomma (insomma lavorare sul trasporto pubblico, sul dotare il capoluogo di una efficiente metropolitana urbana che metta in collegamento le vie ferroviarie esistenti con tecnologie moderne tipo Tram-Treno, anche con adeguate risorse che incentivino il cittadino all’uso della mobilità alternativa); sarebbe la via giusta per un futuro di progresso equo e sostenibile.

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