Terni, 6 nov. 2024 – La Biblioteca Comunale di Terni, sarà ancora uno straordinario palcoscenico per apprezzare l’ incontro culturale mensile del Gruppo Archeologico D.L.F. Terni: Venerdì 8 novembre alle ore 17, porremo nuovamente l’accento sul tema della preistoria e protostoria dell’Umbria meridionale.
Ci incanterà stavolta la Dott.ssa Serena Zampolini Faustini, tra i massimi esperti italiani di archeologia protostorica, già Soprintendente di Calabria, Abruzzo e Sardegna e già direttore del Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
“ Topografia antica di Interamna Nahars ”: con il suo innegabile carisma, tratterà tale tema di importanza assoluta nel quadro della protostoria dell’Italia centrale: la nascita delle città-stato, cercando di correlare i processi verso l’urbanizzazione dell’area tirrenica con quelli dell’area appenninica, fino alla repentina nascita dei grandi centri urbani dell’Etruria, che, terminata l’età del bronzo finale (X sec a.C.) divennero capitali dei primi piccoli stati della penisola.
Anche sull’opposta riva del Tevere, in un breve volgere di tempo, le comunità protostoriche diedero luogo a grandi insediamenti come Roma e Terni, per la quale, i materiali archeologici disponibili consentono, se non di chiarire i particolari, di avanzare ipotesi utili alla discussione al fine della ricostruzione storica del processo di formazione del grande centro della prima età del ferro.
Ancora piuttosto esigue sono le testimonianze archeologiche riferibili alla prima fase di urbanizzazione ma i più recenti scavi stanno restituendo significativi elementi, sia a livello di materiali che di resti edilizi, sull’abitato di età repubblicana, ubicati, forse non a caso nelle aree più prossime al centro cittadino ed alla viabilità generante. Per parlare di “città” nel senso di insediamento regolamentato ed organicamente attrezzato in forme definite dobbiamo tuttavia attendere gli inizi del III secolo a.C., quando l’abitato dei Naharti, viene inserito nello stato romano.
Sfogliando a ritroso le pagine del divenire urbano sulla base dei resti tuttora visibili, dei rinvenimenti archeologici succedutisi dalla fine dell’ 800 fino ad oggi e delle persistenze dell’impianto viario originario nel tessuto urbano attuale, si può ricostruire l’assetto della città romana, focalizzando l’attenzione sulle principali emergenze archeologiche.
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