Foligno, 13 nov. 2024 – Salvatore Postiglione, il capomastro di 56 anni, è stato brutalmente ucciso con oltre 25 coltellate e tutte di varia gravità. La maggior parte dei colpi è stata inflitta al torace.

Alcuni fendenti gli sono stati inferti anche alle spalle. Le ferite da difesa sugli arti superiori confermano il disperato tentativo di Postiglione di resistere all’assalto. Lo chiarisce, in modo inequivocabile, l’autopsia, durata otto ore, ed eseguita dalla dottoressa Eleonora Mezzetti, nominata dalla Procura dei minori di Perugia.

Una coltellata ha reciso alla vittima un’arteria provocandogli il dissanguamento. Presente all’esame autoptico anche il consulente della famiglia di Postiglione, il dottor Sergio Scalise.
Davvero un agguato di terribile violenza e di cui si cerca ancora l’arma del delitto. Probabilmente, il presunto assassino, un giovane albanese che compirà 18 anni il prossimo dicembre, potrebbe essersene disfatto nel fare ritorno a casa  col monopattino in qualche cassonetto dell’immondizia.

Come si ricorderà l’aggressione del muratore è avvenuta all’alba del 7 novembre nel parcheggio di via La Louviére a Foligno. L’assassino sarebbe un giovane collega di 17 anni, con cui Postiglione aveva lavorato nei mesi estivi e con cui vi erano state tensioni che gli inquirenti stanno approfondendo.

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