Il Centro ospita 20 persone tra i 18 e i 65 anni con varie disabilità psicofisiche, che quotidianamente frequentano attività volte all’inserimento sociale. Oggi verrà inaugurata la mostra “Anemoni Anonime”
La cooperativa Spazio Famiglia opera nel territorio amerino dal 2013, inizialmente con una Comunità Alloggio per persone adulte con disabilità intellettiva, successivamente, dal 2019, anche con il Centro Diurno Spazio Creo, in cui vengono erogate attività socio-riabilitative per lo stesso tipo di utenza.
Dentro Spazio Famiglia, la riabilitazione è volta non solo allo sviluppo di competenze individuali, ma anche relazionali, attraverso laboratori che mirano a integrare apprendimento e divertimento a stare insieme.
Il Centro ospita 20 persone tra i 18 e i 65 anni con varie disabilità psicofisiche, che quotidianamente frequentano attività volte all’inserimento sociale.
ANEMONI ANONIME è la mostra fotografica frutto di uno dei laboratori socio-riabilitativi del Centro Diurno Spazio Creo. A febbraio 2024, infatti, il Centro Diurno ha intrapreso un progetto di fotografia che ha visto gli ospiti della struttura impegnati come fotografi e come modelli.
Il progetto si è incentrato sulla bellezza, un tema dibattuto, controverso, continuamente messo in discussione, strettamente connesso a stereotipi socio-culturali del nostro tempo, che oggi definiscono non una, ma tante idealità.
I media oggi contribuiscono a diffondere un’idea di bellezza apparentemente sempre più variegata ed inclusiva, dando l’illusione che il concetto di bellezza si stia sempre più ampliando: ma si sta davvero ampliando o, semplicemente, si sta reagendo a canoni rigidi, contemplando anche il loro opposto? Sembra che oggi possa considerarsi bello tutto e il contrario di tutto, ma che ne è di tutto quello che c’è nel mezzo?
Saremmo in grado di definire ciò che è bello se non attingessimo a parametri come la forma del corpo, del viso o degli occhi? E cosa succederebbe se questi criteri, che normalmente utilizziamo, venissero improvvisamente scompigliati e sostituiti da tutt’altre lenti per guardare la realtà?
La scelta del tema è nata dall’ipotesi che, solo chi non partecipa in modo convenzionale alla vita sociale e, per questo, non aderisce scontatamente ai codici culturali condivisi, potesse più di chiunque altro metterli in discussione.
Gli ospiti del Centro, persone adulte con disabilità intellettiva, sono stati interpellati su cosa fosse per loro la bellezza e su cosa li facesse sentire belli. La fotografia è stata scelta come strumento espressivo privilegiato e come forma di comunicazione che non necessita l’utilizzo della parola: attraverso le immagini gli ospiti del Centro hanno potuto esplorare la rappresentazione di sé in modo nuovo e creativo. Non ne è emerso un modello convenzionale di bellezza, quanto un’esplorazione creativa della propria identità, che ha reso il concetto di bellezza veramente più inclusivo.
Gli ospiti si sono messi in gioco, scoprendo nuovi aspetti di sé e rielaborando esperienze significative condivise con persone a loro care: ecco che la bellezza esiste solo nel rapporto con gli altri, con i quali si condividono esperienze piacevoli, divertenti, perdendo la sua matrice individuale. Ci si sente belli a Natale, quando si è gentili con gli altri, quando si fa qualcosa che appassiona o semplicemente quando si sta in compagnia.
“Anemoni Anonime” vuole essere un’occasione per far partecipare ad un dibattito culturale tanto attuale e discusso chi solitamente ne è escluso, un inno alla semplicità, ironico e provocatorio, uno spunto di pensiero e un’occasione di divertimento per chi ne è stato diretto protagonista e per chi ne fruirà. La mostra finale rappresenta un momento di incontro e un’occasione di scambio e conoscenza tra disabilità e territorio, ai fini di una sempre maggiore integrazione sociale.
Il progetto ha visto la partecipazione di tanti attori: oltre a tutto il personale del Centro Diurno Spazio Creo, vi ha collaborato Elena Russo, psicologa psicoterapeuta e fotografa, che si è occupata di coordinare l’intero progetto, Luca Salerno, videomaker che ha documentato l’intero processo creativo, Viviana Bonelli, makeup artist che ha permesso agli ospiti del Centro di giocare fantasiosamente con la propria identità e Alberto Bravini, che ha dato l’opportunità di fare esperienza fotografica in una vera sala posa.
“Anemoni Anonime” verrà inaugurata oggi, sabato 23 novembre, alle 15:00 presso la Sala Boccarini e resterà in esposizione al Chiostro Boccarini fino al 6 gennaio.
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