Assisi, 6 dic. 2024 – Questa mattina, la sindaca Stefania Proietti ha dato seguito alle misure precauzionali raccomandate dall’Arpa, in seguito all’incendio che giovedì sera ha interessato le Fonderie Tacconi di Santa Maria degli Angeli.

Le nuove disposizioni riguardano principalmente il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, funghi epigei spontanei, e il pascolo degli animali da cortile, insieme a limitazioni per l’uso di foraggi e cereali destinati agli animali. Sono inoltre previste restrizioni per le attività all’aperto, in particolare quelle sportive e ludiche. Le zone interessate da queste misure precauzionali comprendono l’intera area di Santa Maria degli Angeli e le aree limitrofe.

L’incendio, che ha avuto origine nel locale contenente apparati elettrici, tra cui trasformatori con oli contenenti policlorobifenili (PCB), ha coinvolto il reparto fusorio dello stabilimento. Fortunatamente, non si sono registrati feriti tra i lavoratori o tra i vigili del fuoco, che hanno prontamente spento le fiamme. Tuttavia, i danni causati all’impianto sono stati rilevanti, con la conseguente attivazione della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti della fonderia, già avviata in via precauzionale. Cgil, Cisl e Uil hanno ricevuto rassicurazioni sul regolare pagamento degli stipendi e della tredicesima mensilità.

È stato anche disposto un rigoroso divieto di accesso per il personale non autorizzato nelle aree colpite dall’incendio, al fine di consentire le operazioni di bonifica e garantire la sicurezza. La rimozione dei rifiuti combusti avverrà attraverso una ditta autorizzata, previa adeguata caratterizzazione e classificazione dei materiali. Inoltre, entro 30 giorni dalla rimozione dei rifiuti, la Fonderia Tacconi dovrà presentare una relazione tecnica dettagliata al Comune di Assisi, all’Arpa e alla Regione Umbria, includendo anche documentazione fotografica che attesti il ripristino dei luoghi.

Una delle misure aggiuntive prevede che vengano verificate le caratteristiche qualitative delle acque contenute nella vasca dell’impianto, con particolare attenzione alla presenza di PCB. Se le analisi dovessero rilevare parametri incompatibili con il sistema di depurazione, le acque saranno gestite come rifiuti, previo parere dell’Arpa.

Da parte dei sindacati, i segretari provinciali delle sigle metalmeccaniche hanno espresso «massima fiducia» nella pronta ripresa della produzione, nonostante i danni ingenti subiti. In una nota congiunta, Andrea Calzoni (Fim-Cisl), Marco Bizzarri (Fiom-Cgil) e Daniele Brizi (Uilm-Uil) hanno ribadito la loro vicinanza all’azienda e ai lavoratori, sottolineando che sebbene l’impianto sia fermo e i lavoratori siano in cassa integrazione straordinaria, l’azienda ha garantito il regolare pagamento delle mensilità e delle tredicesime. I sindacalisti hanno anche voluto evidenziare che fortunatamente non ci sono stati feriti tra i lavoratori e i vigili del fuoco, e hanno sollecitato un’indagine approfondita per chiarire le cause dell’incidente e velocizzare la ripresa delle attività produttive.

Nel frattempo, il comitato di via Protomartiri ha diffuso un comunicato molto critico, lamentando la mancata attenzione verso le preoccupazioni dei cittadini riguardo alla presenza di una fonderia in una zona residenziale. Secondo il comitato, l’incendio dimostra i rischi legati alla presenza di un’industria insalubre di prima classe, e vengono chieste indagini approfondite non solo sull’incendio, ma anche sugli effetti ambientali e sanitari dell’accaduto. Inoltre, i residenti chiedono un’indagine sulla gestione dei rifiuti e sulle responsabilità legate alle violazioni autorizzative, esortando la Procura di Perugia, la Procura della Corte dei Conti e la Prefettura a intervenire.

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