Assisi, 7 gen. 2025 – Nella sua pagina di fb scrive Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi: “Ciao Eliza, avevi scelto di lavorare al Serafico, non un lavoro qualsiasi .
Avevi scelto di custodire la vita più fragile e indifesa. Indossavi la tua divisa con orgoglio. Svolgevi il tuo lavoro con grande professionalità e con il cuore. Il tuo volto, sempre sorridente, era il volto della speranza per tanti genitori. La tua gentilezza era la consolazione di tante mamme e tanti papa’.
La nostra comunità è sconvolta. Colleghi, genitori, ragazzi ti piangono. Non ti dimenticheremo mai e stringeremo i tuoi cari in un grande abbraccio. Sii sempre il nostro angelo e continua a vegliare sui ragazzi del Serafico”.
Un ricordo commovente della Di Maolo. La morte violenta non si accetta mai, in nessun caso e in nessuna forma. La gravità delle aggressioni, non soltanto fisiche ma anche psicologiche, sembra un fenomeno inarrestabile anche nel nostro Paese.
La violenza affonda le sue radici nella discriminazione verso le donne, considerate da taluni “uomini” esseri inferiori, una sorta di oggetto di cui disporre a piacimento, quindi è assai facile arrivare a “distruggerlo” se non va più bene.
La scuola e la famiglia hanno un ruolo di primissimo piano nel contrasto alla violenza di genere. Possono, anzi devono, intervenire sul piano della prevenzione. Hanno la possibilità di educare alla parità e al rispetto, realizzando quel rinnovamento culturale delle generazioni che è fondamentale per arginare il triste fenomeno.
LA PRESIDENTE STEFANIA PROIETTI:”VA SOSTENUTA LA RETE DI PROTEZIONE”
“Difficile trovare le giuste parole di fronte a un evento così tragico che ha scosso la nostra comunità”: così la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, sull’omicidio suicidio di Gaifana.
“La violenza di genere e in famiglia – afferma Proietti – è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause – e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni – a fare la propria parte”.
“Non c’è più tempo da perdere ed è sempre più urgente intensificare i momenti di riflessione e confronto sul tema della prevenzione in primis, per arginare un fenomeno doloroso e complesso che tocca in maniera trasversale tutte le fasce sociali e che, sempre più spesso, viene riconosciuto troppo tardi”.
“Sicuramente – sottolinea la presidente – la mia azione di governo sarà’ volta a sostenere la rete di protezione delle donne per consentire un intervento tempestivo alle prime avvisaglie di violenza nell’ambito delle relazioni che vivono momenti di crisi. Ma dovrà essere anche volta ad implementare l’azione dei centri per la fuoriuscita degli uomini dalla violenza perché è necessario pensare percorsi ad hoc per chi agisce in modo violento”.
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