Terni, 6 feb. 2025 – Entrano nel vivo, l’8 e il 9 febbraio, le celebrazioni religiose in onore di San Valentino, primo vescovo di Terni, patrono della Città e della Diocesi. Valentino ha testimoniato con il suo martirio le meraviglie dell’amore del Signore, padre fondatore della comunità cristiana, testimone di Cristo e martire della fede e della carità.

Fu un vescovo esemplare che spese la sua vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini ed ebbe un’attenzione particolare ai giovani, ed ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale.

Il messaggio del vescovo Soddu

Il vescovo Francesco Antonio Soddu invita la comunità a vivere pienamente la festa del santo patrono nell’Anno Giubilare.

«In questo anno giubilare, alla luce della vita esemplare del nostro patrono San Valentino, intendiamo essere pellegrini di speranza e dare il nostro apporto per la costruzione di una società fraterna e solidale fondata sull’amore autentico, in vista della realizzazione della concordia e della pace.

Nel tema scelto quest’anno “nel Giubileo pellegrini di speranza con san Valentino” è racchiuso il messaggio cristiano per un percorso di vita, che si apre a quell’amore vero e autentico che promuove le persone, che non esclude nessuno, che declinato negli ambienti di vita costruisce rapporti sani tra le persone, nella famiglia e nella società». 

La celebrazione del pontificale in Cattedrale 

Sabato 8 febbraio alle ore 19 trasferimento dell’urna di San Valentino dalla basilica in Cattedrale, accoglienza in piazza Duomo e celebrazione solenne dei Vespri animata dai gruppi e movimenti della diocesi.

Domenica 9 febbraio alle ore 10 nella Cattedrale di Terni sarà celebrata la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrato mons. Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi,  da padre Josline Peediakkel parroco di San Valentino, dai vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano, alla presenza del prefetto di Terni Antonietta Orlando, dell’on Raffaele Nevi, del questore di Terni Luigi Mangino, del presidente della Provincia di Terni Francesco Maria Ferranti, del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, di alcuni assessori e consiglieri della Regione Umbria, degli assessori del Comune di Terni, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, delle autorità militari provinciali e regionali, dei rappresentanti del mondo del lavoro e delle associazioni di categoria, della scuola, delle associazioni e movimenti della Diocesi.

La parte musicale della celebrazione sarà curata dal Coro Diocesano.

Durante il pontificale verrà accesa la lampada votiva e recitato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune. Terminato il pontificale, si terrà la processione cittadina per il rientro dell’urna del santo nella basilica di San Valentino, accompagnata dal coro diocesano e dal corteo storico del 1600.

La processione transiterà lungo le vie della città, seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del Vescovo e la lettura della preghiera da parte del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Rita Pileri.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva da Am Channel canale del digitale terrestre, in streaming sulla pagina Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sul canale Youtube, e sulle frequenze FM radio di Mep Radio organizzazione 95.600 MHz FM (Conca Ternana).

Nel pomeriggio, alle ore 17, nella Curia diocesana a Terni si terrà la cerimonia d’inaugurazione della Panchina rossa contro la violenza sulle donne, posta nel Cortile dei Vescovi.

L’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana e associazione San Martino impresa sociale è testimonianza dell’opera segno “Non è amore scarpe rosse”. La collocazione della panchina rossa intende sollecitare la comunità ad “adoperarsi per mutare il suo cuore, aprendo gli occhi sul mondo intero e su tutte quelle cose che gli uomini possono compiere insieme per condurre l’umanità verso un migliore destino” (Dall’Enciclica Dilexit nos di Papa Francesco n°29)

 

 

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