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Evento, organizzato dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica. Prof. Marco Ingrosso: “si delinea in modo chiaro una mission orientata a territorializzare il Servizio Sanitario”
Fabro (Orvieto), 15 feb. 2025 – Sabato 22 febbraio, alle ore 10:30, si terrà a Fabro Scalo, presso la sala del Teatro Comunale in piazza IV Novembre, una conferenza pubblica dal titolo “Prospettive per la Casa della Comunità di Fabro e la gestione dei fondi PNRR Sanità nell’Orvietano”.
All’evento, organizzato dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica e con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Fabro, in vista della prossima apertura della Casa di Comunità di Fabro, parteciperà come relatore il Prof. Marco Ingrosso, sociologo all’Università di Ferrara ed autore del libro “Percorsi verso le Case della Comunità, proposte e sperimentazioni”; interverranno il Sindaco di Fabro Sig. Simone Barbanera e l’Ing. Carlotta Tedeschini, vicepresidente del COSP e Responsabile Unico di Progetto (RUP) della Casa della Comunità di Reggio Emilia.
L’intervento del Prof. Ingrosso è sulla principale mission individuata per le Case della Comunità all’interno della ristrutturazione del SSN: la Casa della Comunità è un modello di servizio, non un punto di erogazione; ha una popolazione di riferimento, cioè un proprio territorio ed una propria comunità; è orientata alla prossimità dei servizi; non attende il manifestarsi dei problemi ma è proattiva; i servizi presenti sono tra loro connessi e gli operatori che vi operano si conoscono e si incontrano in modo sistematico.
Quindi, benché il modello sia centrato sulle attività sanitarie, si delinea in modo chiaro una mission orientata a territorializzare il Servizio Sanitario nello specifico contesto locale, da realizzare attraverso un cammino, certamente lungo e non lineare”. All’evento parteciperanno il Direttore Generale dell’ASL Umbria 2, Dott. Piero Carsili, il Direttore del Distretto Sanitario di Orvieto, Dott. Massimo Marchino, e l’Arch. Maria Luisa Morina, Responsabile Progetto PNRR. Saranno presenti anche alcuni consiglieri regionali, in presenza o da remoto.
Le Case della Comunità di Fabro e quella futura di Orvieto devono essere l’asse cardine per tutto il welfare comunitario; non limitate solo a fornire servizi socio-sanitari, ma con l’inedita opportunità sperimentale, anche a seguito dell’evento pandemico, di diventare fulcro d’innovazione “ecopolitica” per i vari territori.
In quest’ottica saranno fondamentali l’attivazione di tutti quei saperi relazionali, cioè quelle competenze di coordinazione interattiva e comunicativa ad ogni livello, in grado di mettere in sinergia le istituzioni, con le Direzioni delle ASL e le associazioni del Terzo Settore.
In questo cammino il COSP si costituirà come osservatorio per monitorare le modalità di conduzione delle case di comunità e valutare l’impatto sociale dei suoi servizi. Ma in generale sarà attore proattivo di empowerment comunitario sui temi della salute pubblica per garantire “accesso universale” al diritto alla migliore salute possibile previsto dalla nostra costituzione
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