Nel 2024, su oltre 1.320 controlli riscontrate 458  violazioni  per rilascio di scontrini e ricevute fiscali,  87 datori di lavoro  impiegavano lavoratori in modo illecito, tra cui 118 completamente in nero e 83 irregolari

Perugia, 19 feb. 2025 – Nei mesi scorsi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia ha messo in atto un rafforzamento delle attività di vigilanza economica sul territorio, un’azione che ha avuto particolare impulso in concomitanza con l’incremento del flusso turistico nella provincia.

Le operazioni hanno avuto l’obiettivo di contrastare gli illeciti fiscali, il lavoro sommerso e le irregolarità nel trasporto delle merci.

Un dato significativo emerge dagli oltre 1.320 controlli eseguiti sul corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con  458  violazioni  riscontrate,  pari  a  una  percentuale  di  irregolarità  che  sfiora  il  35%.  I  controlli  hanno riguardato in 106 casi anche gli esercenti, al fine di verificare l’avvenuto pagamento del canone Rai, il cui esito ha evidenziato ben 88 violazioni, ovvero l’83% degli operatori controllati.

L’attenzione degli Fiamme Gialle perugine si è estesa anche all’acquisizione della documentazione contrattuale concernente i dispositivi di pagamento elettronici (POS), per identificare eventuali anomalie nei conti correnti esteri o riconducibili a soggetti terzi, utilizzati per occultare gli incassi percepiti dalle attività commerciali. In particolare, è stato verificato che i pagamenti effettuati con carte di credito o bancomat corrispondessero correttamente alle fatture o agli scontrini fiscali emessi.

Anche nel settore del lavoro sommerso, i Reparti territoriali della Provincia di Perugia hanno posto in essere un efficace presidio ispettivo, che si è tradotto in 231 controlli svolti in vari settori, tra cui l’edilizia, la ristorazione, l’organizzazione di eventi e sartorie.

In tale ambito, sono stati individuati complessivamente 87 datori di lavoro che impiegavano lavoratori in modo illecito, tra cui 118 completamente in nero e 83 irregolari.

Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da un minimo di 1.950 a un massimo di 11.700 euro, per un importo complessivo massimo pari ad oltre 2,3 milioni di euro.

Un caso particolare ha riguardato un’impresa di sartoria con sede in Perugia, dove sono stati identificati 3 dipendenti non regolarmente assunti, tra cui un minorenne.

Il datore di lavoro è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Perugia per la violazione dell’art. 26 della Legge 977/1967, in quanto impegnava un minore che non aveva compiuto il periodo obbligatorio scolastico di 10 anni, mentre i genitori del ragazzo sono stati denunciati sempre per la normativa sul lavoro minorile, integrata e modificata dal D.Lgs 345/1999, per l’omessa vigilanza.

Nel corso di un diverso controllo, svolto sempre a Perugia, nei confronti di un salone di barberia, sono stati scoperti 4 lavoratori su 6 senza regolare contratto, di cui 3 immigrati irregolari. Per questo, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha disposto la sospensione dell’attività lavorativa e una multa di 28.080 euro.

Le attività della Guardia di Finanza si sono estese anche alla circolazione delle merci si u strada, con 466 controlli effettuati nei confronti di mezzi commerciali e ulteriori 278 verifiche sui trasporti di prodotti sottoposti ad accisa.

Il dispositivo di controllo economico del territorio vigilanza e prevenzione continuerà anche nel 2025, nei confronti di ogni forma di illegalità economica al fine di tutelare i consumatori e garantire una concorrenza leale tra le imprese.

 

 

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