“Oltre l’80% dei giovani la pensa come noi”

 Perugia, 10 marzo 2025 – A breve andrà alle Camere la legge di delega per il Nucleare. Come Forza Italia Giovani Umbria comunichiamo il nostro entusiasmo per l’iniziativa del Ministro dell’Ambiente e della Transizione Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, perché finalmente dopo anni di stasi e di ambientalismo ideologico e immobilista, il Ministro di Forza Italia dà un forte indirizzo alla nostra politica energetica nazionale. (Nella foto, Edoardo Pannacci Coordinatore regionale FI Giovani Umbria)

Il nucleare di nuova generazione è un’energia sicura e può e deve essere una soluzione per far diventare il nostro un paese basato sull’indipendenza energetica e sulla sostenibilità. Crediamo infatti che sia necessario dare uno stop a quel noto immobilismo delle sinistre che ha condannato il paese a dover dipendere costantemente da altri paesi fornitori di energia, esponendo le nostre imprese a rischi di forti oscillazioni dei costi di produzione che hanno portato al caro bollette e all’aumento dei prezzi delle materie prime.

L’Italia è costellata dalla presenza di moltissime aziende all’avanguardia che si occupano proprio della produzione di componentistica funzionale alla realizzazione di centrali e reattori nucleari. Le esigenze odierne chiamano i paesi ad avere una particolare attenzione a diminuire le emissioni di CO2 oltre che a decarbonizzare le nostre attività e, l’energia nucleare, inserita in un mix con le energie rinnovabili, opera esattamente in questa direzione, come affermato dal Ministro Pichetto Fratin recentemente in più occasioni.

Alla luce di questo primo grande passo e restando in attesa del necessario passaggio parlamentare, FI Giovani Umbria si congratula con il Professor Franco Cotana, incaricato dal Ministero dell’ambiente di creare i presupposti che hanno permesso di arrivare alla legge delega approvata negli scorsi giorni in Consiglio dei ministri. Restiamo in attesa dell’approvazione del DDL alle Camere e della conseguente adozione dei decreti attuativi, ma riteniamo che la strada tracciata dal Ministro azzurro è quella corretta.

Oggi la fotografia che ci viene restituita è quella di un paese nel quale cresce sempre di più il numero di persone che vorrebbero puntare sui reattori di quarta generazione, in particolare tra i giovani tra i 18 e i 34 anni. In questa fascia d’età i favorevoli al nucleare in Italia sono oltre l’80% secondo un sondaggio realizzato da SWG.

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