Perugia, 11 marzo 2025 – La Federazione di Perugia di Rifondazione Comunista sarà in piazza il 15 marzo a Roma per dire NO alla guerra, NO al riarmo, SÌ alla pace e alla solidarietà tra i popoli!

Non è la piazza lanciata da Michele Serra e dal quotidiano Repubblica, che in questi anni hanno sostenuto una narrazione bellicista, ma una piazza costruita dal basso, dai movimenti pacifisti, dai lavoratori e dalle lavoratrici, dagli studenti dalle studentesse e da tutte le realtà che rifiutano l’escalation militare.

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Le scelte delle élite europee stanno compromettendo il futuro dei popoli, destinando risorse sempre maggiori al riarmo invece che alle necessità sociali. La Commissione Europea, guidata da Ursula Von der Leyen, continua a sottrarre fondi che potrebbero essere investiti in sanità, istruzione e welfare per finanziare l’industria bellica, mentre milioni di lavoratrici e lavoratori affrontano una crisi economica sempre più grave. Capi di stato, come il Presidente francese Emmanuel Macron, alimentano una retorica aggressiva, evocando l’invio di truppe e il rafforzamento degli arsenali nucleari, prospettando scenari di conflitto e di morte.

Fanno eco in sedicesimi, a casa nostra, personaggi di dubbia etica morale. Politici come Calenda invocano anch’essi il riarmo e lo scontro militare, ben sapendo che a pagare il prezzo più alto non saranno loro, ma le nuove generazioni, chiamate a combattere in prima linea e a sacrificare la propria vita.

Abbiamo il dovere di segnare una netta distanza da questa visione bellicista dell’Europa. La nostra idea di futuro non ha nulla a che vedere con quella di chi, con toni sempre più estremisti, spinge per l’escalation militare.

Allo stesso tempo, vogliamo lasciare aperto il dialogo con tutte le persone che, in buona fede, chiedono pace e convivenza tra i popoli e che parteciperanno alla manifestazione indetta da Michele Serra. A loro diciamo:

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Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare a questa mobilitazione e rivolgiamo un appello alle amministratrici e agli amministratori della nostra provincia, a partire dalla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi: ascoltate e rappresentate le ragioni di questa piazza! Una piazza che non accetta compromessi, perché non esiste altra via d’uscita se non la pace, il disarmo, il multilateralismo e la solidarietà internazionalista.

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