
“Da qui si riparte con una maggiore attenzione all’integrazione e condivisione”
Castiglione del Lago, 17 marzo 2025 – Un monito per una maggiore integrazione e coinvolgimento con la popolazione, sia essa di immigrati, di giovani e anziani.
E’ quanto è giunto dall’Arcivescovo mons. Ivan Maffeis a conclusione dei festeggiamenti per il XXV del restauro della Chiesa dedicata a Santa Maria della Rosa a Piana (Castiglione del Lago).
Sono molte, infatti le famiglie di immigrati e non che si sono trasferite in questa piccola frazione castiglionese.
L’incontro con il Vescovo Maffeis è stato un momento importate di riflessione sia sul proprio essere Comunità, ma anche su come coniugare questa piccola realtà con il mondo che la circonda.
L’analisi non può che partire dal momento di risveglio che la Comunità stessa sta avendo: risveglio che si sostanzia in una vita parrocchiale più attiva, una liturgia animata, ma anche in tante piccole attività che stanno rinascendo. “primo fra tutti lo stare riuniti in Chiesa come si sta in casa: insieme in comunione fraterna, nel vivere in comunità i due capisaldi, (come ha sottolineato Mons. Maffeis) i bambini, il nostro futuro prossimo e la nostra freschezza, e gli anziani, le nostre radici ed i depositari della nostra memoria”.
E’ questa una delle tante sfide del prossimo futuro che attende la gente di Piana.
Da sempre la piccola Comunità di Piana è stata aperta all’integrazione ed alla condivisione: le sue origini, ne sono testimoni. La collettività originaria nasceva nel 1258, con alcune famiglie Cortonesi, costrette all’esilio dai guelfi Aretini, che qui trovarono rifugio. La vita dura a cui il luogo impervio costringeva, apriva i cuori e le menti alla coesione, all’intraprendenza ed alla fratellanza: elementi che anche oggi caratterizzano la popolazione.
E’ proprio grazie a queste caratteristiche che la Comunità si è formata e fortificata e ieri, ha ricordato la ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale, avvenuta nell’anno giubilare 2000 che necessitava di lavori strutturali e di rinnovamento: gli impianti, i pavimenti ed il tetto dovevano essere rifatti, ma anche gli affreschi necessitavano di un restauro.
Le opere, eseguite in massima parte in economia, furono il frutto di volontari che misero a disposizione della Comunità le loro capacità e le loro braccia. I pianaioli si fecero parte attiva rimboccandosi le maniche e sporcandosi di polvere, calce ed intonaco. L’impresa fu superiore rispetto ai denari effettivamente spesi.
Più di recente si è reso necessario anche il restauro dell’organo a canne, con mantice a pedali fabbricato dai Fratelli Morettini di Perugia e realizzato, nel 1897. Il tempo e la polvere stavano rovinando definitivamente questo strumento che è un piccolo gioiello, le mani esperte di Marco Valentini, noto organista, hanno ridato all’organo un nuovo splendore.
La giornata è continuata la sera, con il concerto del Coro della Parrocchia di Castiglione del Lago, diretto dal Maestro Davide Armellini, accompagnato da Maria Chiara Carloni, all’organo.
La Comunità si è soffermata sul ricordo del cantiere allestito in Chiesa per i lavori di restauro e il pensiero è andato a chi non c’è più, ma anche a quelli che ancora oggi possono raccontare quella esperienza.
La giornata si è quindi chiusa con la gioia dello stare insieme, intonando il canto “Soave Madonnina”, canto scritto nella seconda metà del novecento da un parroco di Piana, canto di preghiera, di speranza, di appartenenza e di fratellanza dedicato alla Madonna della Rosa, Patrona della Piana.
(12)