Tra impresa, lavoro e legalità il convegno di Confagricoltura Umbria alla 56/a edizione di Agriumbria, ha fatto il punto sugli elementi chiave del settore. Battaglia comune da affrontare anche contro il Caporalato

 BASTIA UMBRA, 29 marzo 2025 –  – In agricoltura non si trovano lavoratori. È questo il problema centrale ora, più del costo del lavoro, che attanaglia il mondo dell’agricoltura.

Ad interessare il settore è anche il tema della sicurezza nelle aziende agricole (con il dato positivo però della riduzione degli infortuni) e quello del contrasto al lavoro nero, con il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori visti come una battaglia comune da affrontare con maggiore intensità.

Di questo ed altro si è parlato ieri al convegno di Confagricoltura Umbria, moderato dal giornalista Antonello Brughini, dal titolo “Agricoltura: impresa, lavoro, legalità” con il quale si è aperta venerdì 28 marzo la 56/a edizione di Agriumbria,

Per il vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza, quello del lavoro agricolo “è un problema cruciale e storico” per la nostra associazione: “Noi sentiamo la responsabilità di rappresentare il 50% delle ore agricole lavorate nel nostro Paese e quello che vediamo è che la struttura imprenditoriale sta cambiando in Italia e questo lascia intravedere come le imprese si stiano attrezzando per affrontare un nuovo modello produttivo agricolo incentrato sull’innovazione”.

Il direttore politiche del lavoro di Confagricoltura, Roberto Caponi, è entrato poi nel dettaglio delle problematiche del mercato del lavoro agricolo: “Il numero delle giornate di lavoro è stabile ma diminuisce quello dei lavoratori. Il problema dominante in agricoltura oggi, più del costo del lavoro, è che le imprese non trovano lavoratori. Chi li ha quindi li tiene ma li fa lavorare di più, con un terzo di lavoratori che sono stranieri per una incidenza più forte che in altri settori”.

In merito alla sicurezza nel lavoro agricolo, Caponi ha poi aggiunto: “Non siamo all’anno zero e i dati ci dicono che gli infortuni in agricoltura sono in calo e questo significa quindi che quello che si sta facendo porta a risultati positivi”.

Ad aprire i lavori è stato il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi, il quale ha evidenziato come non ci sia una “situazione rosea” per le aziende in questo momento: “Bisogna costruire qualcosa per supportare gli agricoltori attraverso interlocuzioni serie. La sfida è incidere anche sulla sicurezza, sensibilizzando allo stesso tempo sia i datori di lavoro che i dipendenti. Abbiamo tutti gli attori per sviscerare il problema, anche grazie alle attività di ERBA Umbria, l’Ente Bilaterale Agricolo della regione”.

Dopo i saluti di Stefano Ansideri, presidente Umbriafiere, che ha ringraziato per aver avviato Agriumbria dedicando a questi temi un convegno, e della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Sarah Bistocchi, che ha ringraziato Confagricoltura e le altre associazioni di categoria per il loro “ruolo fondamentale” di ascolto e valorizzazione delle tante attività agricole che caratterizzano l’Umbria, è intervenuta anche l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Meloni.

“Sono stati tanti gli input arrivati al mio assessorato in questi primi mesi dall’insediamento della nuova Giunta – ha affermato – ed ora cercherà di trasformarli in output per essere così d’aiuto al mondo agricolo introducendo nei prossimi anni elementi di innovazione. Nostro obiettivo è quello di supportare chi fa impresa, chi produce sviluppo e PIL. Agricoltura è anche ricettività e uno degli obiettivi che mi sono preposta è anche quello di rafforzare questo legame”.

Tornando alla sicurezza sul lavoro è stato poi ricordato che con il progetto “Agri.Safe” Inail e Confagricoltura hanno siglato un accordo regionale. L’agricoltura rappresenta storicamente uno dei settori trainanti dell’economia regionale e purtroppo uno di quelli a maggior rischio infortunistico sul lavoro.

Alessandra Ligi (direttrice regionale Inail Umbria) ha però evidenziato che è in calo il dato su infortuni, malattie professionali e casi mortali denunciati all’Inail. In Umbria gli infortuni denunciati nel 2019 erano 888, mentre nel 2023 sono stati 740, per un -16,7% (in Italia -19,3%). Nel 2023 il 76% degli infortuni denunciati in agricoltura ha coinvolto i maschi con il 74% di nazionalità italiana. In riferimento alle morti si è passati da 6 casi (2019) a 4 (2023) per un -33,3% (in Italia -19,3%). I 4 casi mortali denunciati nel 2023 hanno coinvolto i maschi (2 italiani e 2 stranieri).

Della rete del “Lavoro agricolo di qualità” ha poi parlato Antonio Maria Di Marco Pizzongolo (direttore Inps Umbria) per dare la possibilità a tutte le 7mila aziende agricole umbre – di queste il 40% sono a gestione femminile – di iscriversi ad una lista che può offrire dei vantaggi anche nella reputazione delle aziende: “Al momento sono 31 quelle iscritte e lo scopo è quindi di promuovere la rete e allo stesso tempo il lavoro di qualità”.

Al convegno è intervenuto anche Stefano Marconi (direttore interregionale ispettorato del lavoro) mettendo l’accento sull’obiettivo di contrastare lo sfruttamento lavorativo per favorire la concorrenza legale tra aziende agricole: “Se tutti rispettiamo le regole tutti abbiamo una stessa base di partenza e un vantaggio”. Marconi ha poi mostrato il dato del 2023 con irregolarità riscontrate sul 73% delle aziende agricole umbre dove sono stati trovati in tutto 80 lavoratori irregolari e in nero: “L’agricoltura è una filiera in cui gli illeciti, legati soprattutto al fenomeno del lavoro nero, si intersecano più che in altri settori”.

Sul caporalato è intervenuto anche il generale Luca Corbellotti (Comandante Legione Carabinieri Umbria): “Questo è un fenomeno che deve entrare nelle nostre coscienze. Dietro c’è la tratta di essere umani da parte di organizzazioni criminali. Dobbiamo quindi cominciare a pensare a queste persone che vengono sfruttate perché questa è una guerra che non devono combattere solo gli attori preposti ma è una battaglia sociale che deve partire dal basso”.

Confagricoltura Umbria sarà presente ad Agriumbria con il suo stand (n. 58, padiglione 7), oltre ad offrire un ricco programma di incontri e workshop, fino a domenica 30 marzo. La partecipazione al salone nazionale dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione sarà arricchita anche da un ulteriore convegno, dopo quello iniziale, dedicato ai contoterzisti.

Sabato 29 marzo (ore 9.30, Sala Europa) è infatti in programma il “Tavolo tecnico Contoterzisti Umbria”. Dopo i saluti di Sergio Bambagiotti (presidente Contoterzisti Umbria), attraverso vari interventi sarà fatto il punto sulle regole per la circolazione stradale, sulla Transizione 5.0, sulla sicurezza dei mezzi.

Il resto del programma ad Agriumbria si svolgerà presso lo stand di Confagricoltura. Sabato 29 marzo alle ore 10 l’iniziativa su “I servizi ecosistemici delle leguminose: la prospettiva degli agricoltori e dei portatori di interesse”, con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli studi di Perugia, aprirà la seconda giornata di Agriumbria.

Alle ore 12, “Primo soccorso: emergenze sotto controllo” con Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche). Alle ore 15 invece “Protocolli agricoli: etichettatura, controlli e sanzioni” con la società Cratia, e alle ore 16.30 sarà presentato un modello identitario di un territorio come “Bettona produce eccellenze”: interverranno Valerio Bazzoffia (sindaco di Bettona), Cristiano Casagrande (direttore Confagricoltura Umbria) e i soggetti interessati con i casi di eccellenza.

(9)

Share Button