Domani, giovedì 10 aprile a Palazzo Gallenga (Aula Capitini), dalle ore 14.30 alle 19.00

Perugia, 9 aprile 2025 – Cosa significa oggi essere un lettore di romanzi? Esiste ancora una figura riconoscibile del “liseur” di cui scriveva Albert Thibaudet esattamente cento anni fa? E, soprattutto, che cosa offre oggi il romanzo ai suoi lettori, nell’epoca della narrazione globale, dello storytelling politico, dell’intelligenza artificiale e delle fiction in streaming?

Sono queste le domande al centro della giornata di studio “Il lettore di romanzi: 1925–2025”, a cura di Simona Carretta, che si tiene domani 10 aprile presso l’Aula Capitini di Palazzo Gallenga, sede storica dell’Università per Stranieri di Perugia. Dalle ore 14.30 alle 19.00, accademici e studiosi di letteratura si confronteranno sul ruolo attuale del romanzo, interrogandosi su che tipo di esperienza sia, oggi, la lettura narrativa.

Organizzata con il supporto scientifico di Simona Carretta, Siriana Sgavicchia ed Enrico Terrinoni, la giornata si apre con i saluti istituzionali del rettore Valerio De Cesaris e della direttrice del Dipartimento LiLAIM Sabrina Stroppa.

A introdurre i lavori sarà Siriana Sgavicchia, mentre Simona Carretta aprirà il ciclo di interventi con un prologo intitolato Liseurs e Lecteurs del XXI secolo, riflettendo sulla distanza – e la persistenza – tra le due figure individuate da Thibaudet: il lettore distratto e il lettore appassionato che impara a vivere attraverso le storie.

Tra i relatori, spiccano nomi di rilievo come Federico Bertoni (Università di Bologna), che parlerà di antiromanzi e antilettori, e Daniele Giglioli (Università di Trento), che metterà in discussione l’ideale moderno di lettore libero nel suo intervento dal titolo Liberare il lettore è stata una buona idea?

Al centro della riflessione anche le nuove pratiche di lettura e didattica: Sabrina Stroppa e Fu Zhixi (Università per Stranieri di Perugia) proporranno un’esperienza di lettura scolastica de I promessi sposi, tra immagini e intelligenza artificiale, offrendo uno sguardo concreto su come oggi si avvicinano i giovani a testi classici.

A chiudere la giornata, un dialogo tra Enrico Terrinoni e Simona Carretta dal titolo Leggere per non capire, ispirato al recente volume La letteratura come materia oscura, in cui la lettura è intesa come esperienza di spaesamento e profondità, più che di decodifica.

Nel pieno di una trasformazione epocale dei linguaggi e dei media, l’Università per Stranieri di Perugia si conferma un punto di riferimento per il dibattito culturale e critico sul destino della letteratura. La domanda sul lettore di romanzi, a cento anni da Thibaudet, resta aperta, ma la riflessione condivisa è già una risposta: leggere, oggi come ieri, è un atto di resistenza e immaginazione.

 

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